Cisl-Fp: domani incontro al Mef per la nuova policy sul lavoro agile. Oggi le nostre considerazioni.


Siamo a oltre metà novembre e si avvicina la fatidica data del rinnovo della policy del lavoro agile - siamo stati convocati per domani 21 novembre.

Come CISL riteniamo che si debbano fare diversi miglioramenti in attesa dell’entrata in vigore del nuovo CCNL.

■ Anzitutto auspichiamo che i colleghi (e le segreterie degli Uffici) non debbano attendere l’ultimo giorno per conoscere le nuove direttive del Ministero in materia. Ricordiamo tutti i problemi di programmazione che abbiamo vissuto sei mesi fa.

■ C’è poi una questione sostanziale sul numero dei giorni.

➤ Chiediamo che a tutti coloro che possono lavorare in smart possano essere accordati fino a 8 giorni e, in caso di chi ha figli fino a 14 anni, fino a 10 giorni.

➤ Conosciamo tutti le premesse: il proprio lavoro si deve poter svolgere da remoto, si deve essere in grado di essere autonomi e va salvaguardata l’operatività degli uffici.

➤ Ma questo fu l’impegno preso dall’Amministrazione e dall’Organo politico nel 2023 al tavolo sindacale: invece ancora in troppi uffici gli “8 giorni” vengono accordati solo se si ricade nelle casistiche previste dalla policy (avere patologie, essere caregiver, avere oltre una certa età o provenire da oltre una certa distanza, ecc…).

➤ Allo stesso modo, a molti colleghi che hanno figli fino a 14 anni non si accordano “i 10 giorni”.

Chiediamo all’Amministrazione uno sforzo maggiore per sensibilizzare i dirigenti e gli uffici che ancora hanno queste rigidità.

➤ Sarà poi cura del Dirigente chiedere una maggiore presenza in ufficio nei periodi in cui è necessario.

■ Un altro aspetto che, come CISL, ci preme migliorare riguarda la flessibilità di fruizione delle giornate di lavoro agile.

➤ Va bene la programmazione trimestrale, tuttavia in alcuni uffici è un’impresa poter cambiare i giorni programmati, anche in occasione di importanti impedimenti come un allerta meteo, uno sciopero dei trasporti, un problema con la macchina…Se tutti concordiamo col fatto che essere in lavoro agile significa che quel giorno si lavora, seppur da remoto, perché non agevolare il collega?

Coworking: per noi (e per l’Amministrazione centrale) è pacifico che il coworking sia preso in aggiunta ai giorni di lavoro agile. Per qualche dirigente ancora no.

➤ E’ ora che si adeguino alla policy del MEF, senza nascondersi dietro motivazioni che non hanno ragione d’essere e che rendono solo più difficoltosa la vita (ed il lavoro) ai tanti colleghi che già devono vivere con famiglie lontane e sostenere continui viaggi.

■ Sempre per il coworking, chiediamo di effettuare al più presto un nuovo monitoraggio delle sedi di Rts e CCGT sul territorio nazionale in modo da aprire quanto prima una nuova finestra per i tanti colleghi assunti di recente.

■ Veniamo infine alla richiesta specifica per la città di Roma: per il Giubileo le stime parlano di 30 milioni di pellegrini che arriveranno a Roma nel 2024.

➤ E’ necessario ragionare su un aumento del numero dei giorni di smart working, soprattutto per chi deve prendere più mezzi pubblici e per chi deve raggiungere sedi scomode.

Vi terremo come sempre aggiornati.

                                                                              Il Coordinatore Nazionale
                                                                                        Walter De Caro



- Scarica il volantino del comunicato (clicca qui) 


"Il nostro impegno continua   
con serietà, determinazione e competenza"



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