La Cisl-Fp sulle progressioni economiche al Mef: Volete farle o no?
Nei giorni scorsi si è svolto l’ennesimo incontro sindacale per parlare di Contratto Integrativo, differenziali e orario di lavoro.
Dopo 5 mesi di incontri serrati ancora non si è trovato un accordo fra Amministrazione e sindacati.
Proviamo a spiegarvi quanto è successo.
Lunedì 7 ottobre, al termine del penultimo incontro, l’Amministrazione chiedeva una dichiarazione di voto a tutte le OO.SS. Lo faceva dopo aver ascoltato le richiesti sindacali e dicendo chiaramente quali erano le richieste accolte e quali no.
Eravamo quindi convinti che nell’incontro di mercoledì 9 si sarebbe arrivati alla conclusione di questa estenuante trattativa.
Ed invece… l’Amministrazione dopo averci inviato delle bozze in linea con quanto ci eravamo detti due giorni prima, si è presentata al tavolo con una nuova ennesima bozza che modificava parzialmente l’accordo sulle PEO.
Nello specifico era una modifica che peggiorava i punteggi di chi è in servizio al MEF da almeno 25 anni.
Noi possiamo supporre che tale ennesima modifica sia stata apportata per coinvolgere altre OO.SS alla firma definitiva. Ed invece chi ha (forse) caldeggiato tale modifica, ha chiesto ancora una volta tempo senza prendere una decisione.
Qualcuno sta facendo tatticismi sulle spalle dei lavoratori: sembra una frase fatta ma la fine dell’anno si avvicina e il rischio che le PEO possano saltare per ben 3.000 colleghi in questo 2024 aumenta sempre più.
La posizione della CISL è chiara: a noi alcuni aspetti di questo accordo (che abbiamo migliorato molto, da giugno ad oggi, basti vedere le differenze fra le prime bozze e l’ultima) non piacciono ma in una trattativa che vede 7 sigle sindacali più l’Amministrazione portare avanti le proprie istanze, va da sé che chiunque firmi deve accettare qualcosa che non piace.
Se la priorità è portare a termine il ciclo iniziato nel 2021 bisognerà tenere conto in primis di questo, apportare delle micro modifiche per far dire a qualcuno che si è battuto per una certa categoria di colleghi ma che all’atto pratico non sposta nulla o quasi, parliamo di uno zero virgola qualcosa, ha poco senso.
Poi è chiaro che vanno contemperate le esigenze fra chi ha molta anzianità con chi ha invece meno anzianità e più titoli, fra chi è da sempre al MEF con chi attende da anni un passaggio economico pur venendo da altre Amministrazioni, ma proprio per questo come CISL abbiamo preteso che le PEO si facciano annualmente, così se si rimane fuori un anno si passerà a quello successivo, e così via, senza attendere 4-5 anni come accaduto in passato.
Lunedì alcuni hanno detto che avrebbero firmato, altri no. Poi ci sono quelli che dicono da mesi “nì” e che stanno bloccando questa trattativa infinita.
Tatticismi che sembrano da campagna elettorale ma che, per quanto ci riguarda, rischiano solo di creare un danno ai lavoratori perché, se i passaggi economici non verranno fatti quest’anno e slitteranno nel 2025, di conseguenza tutti i passaggi subiranno un anno di ritardo (chi li avrebbe putiti fare il prossimo anno li farebbe invece nel 2026, e così via...).
Lo ripetiamo chiaramente e vi invitiamo a cercare la chiarezza in tutti i comunicati, a partire dai nostri:
ha senso far slittare tutto a tutti?
Vi terremo aggiornati.
Il Coordinatore Nazionale
Walter De Caro
- Scarica il volantino del comunicato (clicca qui)
Gent.mi colleghi, sono un dipendente MEF, e avrei una domanda per voi. Un funzionario MEF, dal 13 ottobre 2022 (e quindi con anzianità valutabile per PEO 2024 al 31 dicembre 2023 pari a 1 anno), che ha anzianità nella P.A. come funzionario per gli anni 2021 e 2022, sarà valutato nella procedura di progressione richiedendo le valutazioni al precedente ente? Grazie
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